Pordenone Legge. La bellezza delle parole sotto i portici Friulani. 28 Ottobre 2014 – Pubblicato in: Events – Tags: , , , , , , , , , , , , , ,

Pordenonelegge

A Pordenone ho passato tutte le estati della mia infanzia.
In un paesino poco distante a dire il vero, ma poco importa, il punto è che in 36 anni di vita sul pianeta non mi era mai capitato di vivere questa cittadina come l’ho vissuta durante la mia due giorni a Pordenone Legge: con gli occhi del turista e da sola.
Pordenone è bella, piena di vicoli, estremamente veneziana, con quei portici pieni di scorci e i palazzotti vecchi, vecchi. Le osterie e i bar con i tavoli all’aperto hanno fatto da sfondo alla manifestazione letteraria che ho trovato molto bella e organizzata, per nulla autoreferenziale e piena di ascoltatori disparati.
Sono forse troppo abituata a partecipare ad eventi dove conosco sempre qualcuno…o quanto meno qualcuno conosce me!

In questo caso la sensazione di “turista allo sbaraglio” si è amplificata fino a piacermi così tanto da trasportarmi in una bolla personale nella quale annotavo più parole sul programma che su Twitter.
I talk previsti erano troppi per un solo essere umano non dotato di poteri ubiquità, ma sono estremamente soddisfatta della scelta fatta, posto che alla prossima edizione saranno necessari rinforzi. Ho dato libero sfogo alle mie inclinazioni personali e mi sono tolta lo sfizio di vedere dal vivo Corrado Formigli, Riccardo Illy e, soprattutto Concita de Gregorio, nello specifico ho seguito con interesse la presentazione del nuovo libro di Formigli nel panel > L’Italia tra crisi e desiderio di fuga bello tutto, ma sono fuggita nel momento in cui ci si addentrava nella questione giustizia VS politica, lì non ce l’ho più fatta e mi sono accomodata a Palazzo Badini per Nomenklatura. Chi comanda davvero in Italia dove sapevo che Illy non si sarebbe fatto scrupolo a dire la sua, difatti è andata così e per quanto i riguarda è e rimane una persona seria e preparata.

Festa-del-libro-Pordenone

L’incontro più bello però è stata la presentazione del libro della De Gregorio, scritto a quattro mani con il figlio Lorenzo, anche lui presente in piazza. Concita De Gregorio è un “role model” femminile, una donna forte che ha nella femminilità la sua forza e con questo intendo che spesso, molto spesso, le donne che parlano di politica (non dico quelle che la fanno) assumono degli stilemi maschili fortissimi, degli atteggiamenti a tratti incongruenti. La De Gregorio, indipendentemente dallo schieramento politico che ha, mi ha sempre affascinato per la sua capacità di andare a fondo in modo analitico pur mantenendo eleganza e sensibilità. Incontrarla “live” ha rafforzato la mia stima nei suoi confronti inoltre non si fa scrupoli ha raccontarsi, per lei la scrittura è un mezzo potente attraverso il quale fare viaggiare sentimenti e ragionamenti. La scrittura ha curato le ferite sue e di suo figlio, ha sanato la perdita, coperto le crepe, rinsaldato le fondamenta, cambiato aria alle stanze del suo cuore. La presentazione di Un giorno sull’isola. In viaggio con Lorenzo mi ha divertito ed è stato bello vedere sul palco una madre ed un figlio coinvolti dal medesimo progetto. E’ un libro di racconti nel quale ognuno di loro ha scritto le parti e sorti dei personaggi, un gioco che ha permesso ad entrambi di conoscersi di più superando incolmabili, apparentemente, distanze. 

Pordenone legge

Incontrare gli autori è molto bello e coinvolgente, farlo all’aperto o in contesti unici ancora meglio. Certamente l’anno prossimo mi piacerebbe vedere più “facce note”, ma non solo per bere spritz in Corso Vittorio Emanuele, ma anche per creare una dialettica che ho avvertito un po’ spenta o  a tratti troppo aulica. Il fatto più positivo di tutti è stata la grande affluenza di giovani: liceali o universitari. Costruire per loro un percorso che sia di edutaiment sarebbe preziosissimo e di grande successo, li ho avvertiti partecipativi, interessati,coinvolti, un bene di valore inestimabile che va coltivato con cura.

Creare anche dei collegamenti più forti con il territorio sarebbe ideale. Io amo le mie amiche food blogger e sono certa che tra formaggi, salumi e vini friulani avrebbero fatto faville. Me le vedo in vespa tra i vigneti del Collio a recuperare annate su una vespa gialla, o in latteria a Porcia a far incetta di Rosso di Palse (in questo caso un formaggio, il  mio preferito n.d.r)

Il Friuli è una di quelle regioni che stanno investendo parecchio sul territorio, e ve lo riscrivo, un territorio ricco che vi porta in pochi chilometri dalla Laguna alle Dolomiti, passando attraverso un’infinità di Denominazioni d’Origine Protetta.

Pordenone

Sto promuovendo il Friuli? Sì! Potessi andrei a viverci domani, non scherzo. Quindi ho chiesto a Mirella, pordenonese D.O.C di descrivermi brevemente la grande bellezza di Pordenone, una città da visitare, una regione, il Friuli, da scoprire e gustare.

 Pordenone è una città a misura d’uomo è pianeggiante e quindi percorribile su tutte le piste ciclabili che attraversano i molti parchi cittadini spesso ricchi di laghetti e risorgive. Il centro storico si offre lungo corso Vittorio Emanuele con i suoi palazzi affrescati in stile veneziano e i suoi vicoli simili a calli. La loggia del  municipio gli fa da sfondo, affiancata a destra da un campiello ed a sinistra dalla cattedrale di San Marco che racchiude pregevoli tele ed affreschi del Pordenone le cui opere sono sparse in altre chiese della città e dintorni.

 La città offre inoltre la galleria d’arte moderna Pizzinato, palazzo Ricchieri sede di una pregevole collezione di opere antiche e lignee. La sede vescovile possiede un’altra ricca raccolta di opere. Lungo il fiume Noncello che attraversa la città, sono possibili piacevoli itinerari a piedi o in bicicletta oppure per i più coraggiosi un giro in canoa. Vanto di Pordenone è la recente sede della biblioteca multimediale situata nell’antico monastero e splendidamente restaurato. Al suo interno si trovano punti  di lettura di giornali, Wi-fi, sale convegni, computer, bar. Sono da annoverare i molteplici eventi culturali tra i quali: Pordenone legge, Dedica, le giornate del cinema muto, la stagione teatrale, concerti di musica classica e pop,  danza nel nuovo teatro Verdi ed innumerevoli iniziative a cura di varie associazioni.

La città negli anni  ’60 subito un forte incremento edilizio e negli anni ’90 una apprezzabile riqualificazione urbana ma ha perduto molto della sua connotazione industriale. Dall’inizio del nuovo millennio è diventata multietnica e ospita il gruppo di Tuareg più numeroso d’Italia.

Per quanto riguarda la via per il futuro di Pordenone (e dell’Italia), ci vorrebbe la sfera di cristallo: sono tutti bravi a dare ricette ma senza offrire gli ingredienti giusti….

Strade-Pordenone

Nel centro storico sono presenti vari ristoranti, suggerirei:

 La prosciutteria Martin per formaggi e prosciutti tipici.

Il Cenacolo per una varietà di piatti locali.

L’Albergo ristorante Moderno per una cena raffinata e elegante.

Grazie a Ford Italia per il supporto con il comodissimo TOURNEO! #getreadytoplay #tourneoexperience