Pink Wheels incontra Chris Bangle. 13 Maggio 2014 – Pubblicato in: Pink Wheels – Tags: , , , , , ,

Fin dal primo momento in cui ho messo piede a Clavesana una vocina interiore, la solita, quella che ti allerta che stai per vivere qualcosa di inusuale, ha iniziato a farsi strada.
Clavesana, per chi non fosse piemontese, e’ un piccolo borgo delle Langhe, ma e’ anche il luogo dove, Chris Bangle, l’ unico americano che io conosca a essere nato in una citta’ dal nome italianissimo, Ravenna ( nell’ohio) ha deciso di continuare a esistere. Sono entrata in casa sua pensando di intervistare un designer di auto di fama internazionale, mi sono ritrovata a perdermi naturalmente nelle sue parole e a darmi dell’idiota per le scelte conformiste nell’acquisto dei mobili di casa.

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Lui, vulcanico come solo un’artista puo’ essere: la sua passione nel documentarmi il suo spazio, come l’avesse progettato e come ogni cosa era funzionale ad almeno tre visioni mi hanno ammutolita. Mi sono sentita imbambolata in un turbine di sensazioni che partivano dalla sorpresa alla commiserazione.

Lo studio /casa e’ un labirinto di stanze e ognuna di esse trasmette energia creativa all’ennesima potenza come il suo team, formato da giovanissimi designer dalla promiscua provenienza.
Accanto a me, due registi bolognesi intenti a inserire la sua testimonianza in un documentario sull’auto.

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E’ a loro che ho lasciato il compito di ascoltare la tesi di Bangle sull’evoluzione del settore automotive fino ai giorni d’oggi. Non per pigrizia sia chiaro, ma per puro interesse ho preferito stare in disparte e questo mi ha permesso di soppesare meglio le sue parole. ” Di cosa si ha bisogno? Di un’auto comoda? Icona? Ecologica? Da pista? Limited edition? Ma poi si ha davvero bisogno di un’auto? Magari qualcuno preferirebbe condividerla.” O ancora… ” l’amore deve vivere anche negli oggetti. Quando trovo la soluzione a un problema mi accorgo che durante la sua creazione ho assecondato piu’ di un mio desiderio oppure che con piccole modifiche il mio piacere cresce in modo esponenziale”.

E’ qui che ho dato un nome alle tante ” creature” trovate alla Chris Bangle Associates. A ognuna una mia piccola interpretazione: L’albero della vita, gli archi della vie en rose, la piscina tre metri sopra la vite e il percorso tibetano. Per ognuna ho affiancato un modello di auto progettato da Chris. Dalla Coupe’ in Fiat alla X 5 in BMW e GINA, l’avveniristica, la quattroruote in tessuto tutta da sognare.

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Dimenticavo. Da Bangle sono stata persino Giulietta affacciata al suo famoso balcone. Ennesima reinterpretazione di un classico, come dire: Toglietevi la patina di grigiore che si e’ formato sul vostro sguardo e iniziate a guardare il mondo attorno a voi.