Non sono mamma ma ti leggo. 18 Marzo 2016 – Pubblicato in: Rubriche, The Funky Diaries

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Tra le cose per le quali mi tiro una sonora pacca sulla spalla c’è il nome del blog. Questo doppio significato, può essere mamma, può essere donna, mi è sempre piaciuto.

A parte post più personali, l’accento sul mondo bimbo è sempre stato posto su abbigliamento, accessori, mobili, cose belle che mi entusiasmano, perché è un mercato più libero a livello di fantasia, è molto più semplice creare abiti con le ali per i piccoli che immaginare una collezione donna senza regole.

Non credo di essere la persona giusta per impartire consigli, poi le regole mi sono sempre state strette figuriamoci ai miei figli, la mela non cade mai lontano dall’albero.
Non parlo di regole come orari per andare a dormire, educazione, stare a tavola o riordino, parlo di quei post tipo: come mettere tuo figlio a letto in poche mosse…
Ecco, non solo non saprei cosa scrivere, ma la mia personale esperienza mi dice solo che per ogni figlio, che nasce con un carattere ben definito, ci sarà un personalissimo modo di andare a letto, godersi il bagnetto e così via. E per personalissima intendo che a casa mia è così e non pretendo di sapere come vada a casa degli altri.

Quando cerco informazioni precise, scritte da persone che ritengo preparate, vado a leggere i loro blog.

Insomma, anche per sfatare la tuttologia che si tende ad accostare alla parola blogger: è giusto che esistano contenitori che sanno bene di cosa parlano. Il mio, non è un contenitore che può dar gran suggerimenti sul crescere i figli.

FunkyMamaTee by Le Funky Mamas

Mai avrei pensato che mamma blogger potesse racchiudermi in un segmento. (Ne ho già parlato QUI)
Ma nemmeno mai avrei pensato di assistere a queste oscene divisioni online.
Circolano sempre più post sul diritto a non essere madre e poi sul diritto a essere madre, per poi ricominciare. E continueranno, perché non so per quale strano motivo, sono anche acchiappa like…
Rimango stranita. Che bisogno c’è di schierarsi?

E’ giusto che una donna possa non volere figli senza dover passare nemmeno un minuto della sua vita a giustificarsi.

Come è giusto volerne.

Per questo, quando sento  “Non sono mamma ma ti leggo”, rimango sempre sorpresa. Mi sono chiesta se stessi esagerando, per eccesso di entusiasmo, con contenuti sui miei figli. Ma effettivamente non è il caso. Sul blog. Poi nella vita mi scappa sempre di mostrare fiera le foto delle creature.

Mi piace pensare che parlo alle donne. Perché quello siamo, donne con o senza figli.

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Io, Laura Manfredi di Rock’n’Mode: due mamme e un prosecchino! Foro di Camilla Zelda was a writer

Per concludere, ho scoperto che alcuni brand di alcoolici, nelle linee guida per le agenzie di comunicazione, hanno scritto: N0 COLLABORAZIONI CON MAMME BLOGGER.
Oh, e si scoprì che scrisse un papiro offesa per un bicchiere di prosecco negato.
Non potete mandarmi solo cartelle stampa di pannolini e antirughe, voglio sapere tutto su come fare lo spritz perfetto anche da casa. Eh, no, le mamme non diventano astemie perché hanno procreato, come tutte le donne, o lo sono o non lo sono…