Non ce la sto facendo. Pace. 4 Marzo 2015 – Pubblicato in: 10 Must Reads, The Funky Diaries

Sotto tutti i punti di vista, personali, lavorativi: non ce la sto facendo.

spalla

Lo vedete il cerotto che spunta? L’unica sera che mi ero organizzata per uscire, bloccata stesa. Alè.

Mail in arretrato, progetti da consegnare, post da fare.
Ogni tanto butto una polpetta sulla pagina fb de Le Mamas, così mi sembra di prendermi un impegno.
E’ successo con il telaio, alla fine, i video tutorial, li ho dovuti fare.
Ma la rubrica per la liberazione della tuta? La rubrica Mi piace che ho inserito in calendario da qui a Luglio e che ho già saltato due volte? La rubrica solo sugli occhiali da vista e da sole?

Poi c’è il progettone, un sogno nel cassetto. Non aspettatevi chissà che cosa, sono un Toro, non sogno l’oscar, sono molto concreta, vicina alla terra, con i piedi ben radicati tra radici e margherite. E’ una cosa che si può fare, quindi perché non lo faccio?
E intanto lo scrivo, nero su bianco, aspettando un commento:

“dai, ora ci devi svelare cos’è, quindi fallo!”

Vi sto usando. E vi ringrazio per questo, più di quanto possiate immaginare.

Nel personale?
Avevo detto che avrei vissuto di più quest’anno, che avrei fatto in modo di unire i post al dilettevole, come ho fatto con il tattoo. Invece mi ritrovo a rimandare una super rubrica di negozietti da scoprire con le amiche e una giornata tra i ponpom a casa di Patamaga.
Ah i Ponpom, avevo detto un tutorial al mese…febbraio: saltato.

casa in disordine

posso evitare di chiamarlo disordine? Facciamo che è caos creativo?

Non si contano le giornate chiusa in casa in tuta e capelli sporchi.

– Assolutamente no lavoro di sabato e domenica – avevo detto a me stessa. Eppure, non più tardi di due giorni fa non sono andata a passeggiare con Steve, Leone e Lilou per approfittare di due ore per me. Per farmi un bagno? Per farmi una maschera? No. Per recuperare lavoro.

La casa è un delirio. Cerco di dare il meglio mentre mia mamma tiene Lilou, qui, attaccata alla tastiera, poi le 16.00 arivano in un attimo, assieme a Leone.
Mi devo fermare. Mi voglio fermare.

io-by-leone

Non sarà a fuoco, ma rende il momento ancor più vero: bravo Leo!

Domenica l’ha fatto di nuovo, Leone, ha scattato un paio di foto bellissime. Lo fa anche con la reflex: sa che non è un gioco, è uno strumento di lavoro di papà.
Fermati Ju.
Adesso è quel momento che ti prendi con Leo, andate a scattare. Poi riguardatevi le foto assieme, selezionatele e cominciate un album dei suoi primi scatti, visto che gli piace tanto.

Fermati Ju.
Sdraiati di fianco a Lilou e fissala a tempo indeterminato, mentre compie i suoi mini miracoli, che riuscire a stare seduta, è una conquista enorme.  Ma fallo a testa vuota, senza pensare un brava amore misto ai dovrei fare questo e quello.
Adesso non lo puoi fare, quindi pensarlo non ti aiuterà a farlo.

Fermati Ju.
E’ vero, quest’anno sono cambiate molte cose, è un momento lavorativo particolare, sarebbe il momento giusto per porre il piede sull’acceleratore.

E invece no.

Perché non ce la faccio. Non si può fare adesso.
E mentre pensavo a tutto quello che avrei scritto, mi sono ricordata di come passa veloce, il tempo, visto da poi.
Nemmeno me ne accorgerò e sarà di nuovo tutto più facile, come già lo era prima che nascesse Lilou.
Ma adesso, no.
Certo che lavoro, certo che lo devo fare responsabilmente e dando il massimo, ma non posso fare di più.

Adesso, il di più, è Lilou che non mi da il tempo per rileggere quel post, e spero che non vi siate accorti di quanti errori stanno andati online…
Adesso, il di più, è stare con loro con la mente sgombera dal lavoro.

Non ce la sto facendo. Pace.

Ma in quel pace c’è una rivoluzione: la mia.

Per la prima volta, mi quieto, ne prendo atto e me ne frego. Non ce la sto facendo. Pace.
C’è un momento per tutto. Ce la farò.

gauffres

Bello eh? Solo bello, impasto sbagliato, non erano per nulla buone.