Un tuffo nel mare nazional popolare. 26 Settembre 2016 – Pubblicato in: Funky Projects, Sponsored

banner-merende-musicali

A me piace il rap.
Non è un grandissimo segreto.
E’ quindi abbastanza normale che i miei figli, sin da piccoli, abbiano ascoltato i miei pezzi preferiti di sempre e ahimè, nemmeno tanto moderni.
Ammetto di non essere sempre al passo con le nuove uscite e di essere indissolubilmente legata a quegli anni novanta che ho passato ballando a più non posso.
Ah che bei tempi quelli in cui la musica era il fulcro e la vita ci girava attorno.

Ho pianto, incinta, ascoltando To Zion di Lauryn Hill. Piango dal ridere ogni qual volta Leone e Lilou, muovono la testa a tempo ascoltando Kendrick Lamar dai sedili posteriori della macchina.

momento contestazione, ovviamente sulla scelta della sorellina...

momento contestazione, ovviamente sulla scelta della sorellina…

Ma per quanto tu possa pensare a quanto il sound dei De La Soul possa essere divertente per un bambino piccolo, ci sarà sempre una hit a spazzare via il tuo intento di imprinting musicale.

Grazie Fedez. Ma ti ho quasi fregato. Manca poco.

Lilou ha un vocabolario ancora limitato ma riesce comunque a richiedere quelle duecento volte al giorno Maeeeeeeeee.

Mae, significa mare. Mae è una richiesta ben precisa: “Mamma mettimi Vorrei ma non posto di Fedez e J Ax che devo ballare dondolando con le braccia aperte …e poi un tuffo nel mae, nazional popolare…

Come spiegavo nel post intro di questo progetto, anti snobismo musicale, a me va benissimo Fedez. Mi va bene anche Rovazzi. Mi va bene tutto.
Non mi interessa che tra le mura di questa casa si ascoltino solo le note di quel che ritengo degno, mi interessa invece che ci sia tanta musica, di qualsiasi tipo, che sia un momento di totale condivisione, che sia un momento di libertà, di sfogo, di intrattenimento.

Ballare assieme, saltare come matti salvo poi ricordarci che sotto di noi abita qualcuno. Smettere. Ricominciare ma in piedi sul divano.

E lo facciamo quasi sempre vicino ai pasti, salvo il weekend che è freestyle puro.

Nota bene: le canzoni presenti nella playlist non le guardiamo ma le ascoltiamo.
Un po’ per i video, un po’ perché l’imperativo è ballare e non guardare! Sono le mie canzoni, quelle che ho selezionato nel tempo come più dancerezze e semplici, da Wyclef agli Outkast passando per il rap francese. Testate e approvate dai funky kids.

Perché la merenda musicale? Perché arriva all’uscita da scuola, dopo otto ore seduti dietro a un banco, un budino accompagnato da un ballo selvaggio è terapeutico.
Televisione spenta e canzoni stonate.
E un rito: una canzone la scelgono mamma e papà e una voi nani.

Ah, mi son poi persa: perché fregare Fedez e come?
E’ vero che non ho nulla contro quella hit, ma al duecentesimo ascolto qualsiasi canzone diventa odiosa.
Quindi, captato che tra gli aspetti di questo grande amore tra Lilou e Mae c’è anche il riuscire a cantare un paio di parole, mi è venuta in mente una bellissima canzone dalle parole elementari: Ciao amore di Tenco.

Ha funzionato. Ao Moe, Ao Moe, Ao moe Ao.

Ora, non ha rimpiazzato del tutto Vorrei ma non posto ma riusciamo ad alternarle e trovo sia già un ottimo compromesso.

muu-muu-footer

Proggetto powered by cameo Muu Muu Frutta & Latte
sito –> QUI