Mamme da Favola Capitolo 5 18 Marzo 2014 – Pubblicato in: Shopomamas

“Pietro” Pan e il sonno che non c’è

Dialogo tra il piccolo Pietro e mamma Guendalina (detta Wendy), una sera di primavera, all’ora della nanna.

Mammina, tu sei una fatina?

No amore mio, io sono la tua mamma.

Sei beeeellaaaa mammina, allola se non sei una fatina devi essele una principessa!

No tesoro mio, ma se vuoi conoscere fate, principi e principesse, ti basterà chiudere gli occhietti, addormentarti e fare bei sogni.

Nooooo mammaaaaaaaaaa!!! Io volio sognale la nave dei pilati e poi quel bilbantone di Capitan Uncino e anche tutti i Bimbi Spelduti che sono miei amici!

Shhhh, amore, non parlare così forte, anche i Bimbi Sperduti stanno facendo la nanna adesso, sai?

Noooooo, noooooooooooo, lolo non fanno la nanna e se la fanno allivo io e li svelio pelché dobbiamo giocale, io sono Petel Pan, capito? Io sono il capo!

Dai Pietro, smettila di saltare sul letto, finirai per cadere, stai buono, metti la testolina sul cuscino.

Tlanquilla mamma, io non cado mica, io volo, vedi, sono Petel Pan e Petel sa volale e anche Gianni e Michele volano pelché Tlilli li butta sulla testolina la polvele di fata, capitoooooo???

(Ma chi cavolo sono Gianni e Michele? Nuovi compagni d’asilo? Mah…). Cucciolo, mamma ha avuto una giornataccia ed è tanto tanto stanca, ti andrebbe di fare la nanna insieme a lei?

Mammina facciamo che io adesso ti lacconto una bella stoliella così tu chiudi li occhietti e fai sogni d’olo!

Ah sì, e che storia mi racconti?

Quella di mamma Guendalina che vola via con Petel e va nell’Isola che non c’è. Sai dov’è mammina? Seconda stella a destla, hai capito, non peldelti mammina, stammi vicino che io sono Petel Pan e conosco la stlada.

….

E poi io non ho paula di niente, ho la mia spada di legno con sclitto il mio nome, vedi, è mia e basta e lotto contlo i pilati, contlo Capitano Uncino e anche contlo il coccodlillone.

…

Ecco, adesso io scendo dal letto e mi metto i miei belmuda colole dell’elba, la mia magliettina con il dinosaulo che spaventa tutti così posso volale comodo comodo, eh mammina?

Mamma Guendalina è già nel mondo dei sogni, è quasi arrivata alla seconda stella e di sicuro andrà dritta fino al mattino, sia che trovi l’Isola sia che, invece, le indicazioni siano state una bufala e dell’atollo manco l’ombra…Pietro apre i cassetti del suo armadio, si infila la sua tenuta da Peter Pan, impugna la spada e si avvicina piano piano alla sua mamma, l’avvolge in due metri e mezzo di ghirlanda di stelle di stoffa (“Oooooh, lo sapevo che la mia mamma ela una fatina!”), le sfila le ballerine di cotone ricamate con il musetto di un micio che sfoggia un paio di occhiali da sole (“Ma allola la mamma è anche lei una bimba spelduta!!! Folte…”). Poi, sfinito, si accoccola ai piedi del letto, usando la sua fidata cagnolona Nana come soffice cuscino (se volete conoscere i particolari dei look di mamma Wendy e di Pietro Pan, pronti per spiccare il volo, cliccate qui!).

Shhhhhhhhh, fate piano fatine, svolazzate con il silenziatore, non fiatate, non mettetevi a soffiare polverine magiche in giro che poi pizzicano il naso e provocano starnuti a raffica e addio sonno, non azzardatevi a far suonare i vostri campanellini e chi fa casino litigando con quelle dispettose delle ombre verrà radiata dall’albo delle fate, chiaro? Scusate il tono, ma qui non si scherza: Pietro si è addormentato, di sicuro sta raggiungendo la sua mamma sull’Isola che non c’è e insieme vivranno meravigliose avventure. Buonanotte Peter, fai bei sogni. Buonanotte mamma Wendy, riposati che domani ti aspettano orde di pirati in metropolitana, un feroce Capitan Uncino in ufficio, coccodrilli pronti a sbranarti a ogni riunione….

Non pleoccupalti mammina, basta che mi chiamelai folte folte e io vellò a salvalti! Io sono Petel Pan, capitooooooooo???