Mamma guardami negli occhi. 5 Maggio 2015 – Pubblicato in: The Funky Diaries
Non ho ben capito quando sia successo: la metamorfosi dalle cosciotte di mammà a gambe da maschietto è un mistero del quale ti accorgi solo a giochi fatti.
E’ grande Leone, l’anno prossimo andrà alla primaria che io continuerò a chiamare imperterrita elementari, facendomi correggere da lui e dalle maestre.
Veniamo da mesi molto impegnativi, non solo per l’arrivo della piccola Lilou, ma perché il mio amato Steve ha lavorato come un pazzo.
Fa il cameraman, operatore di ripresa o come vi andrà di chiamarlo.
Mi piace il suo lavoro: quando non c’è non c’è ma può alternare periodi in cui è a casa con noi tutto il giorno. La sua presenza mi permette di mettere il turbo al mio lavoro e a lui, di godersi la quotidianità dei suoi figli come non potrebbe fare se avesse orari d’ufficio. In quei giorni dedica la sua iperattività a quelle che alcuni chiamano ancora le mansioni di una mamma…ma che a vedere lui, sono normali mansioni da genitori punto.
E’ tornato spesso tardi, molto tardi e il momento più difficile per me e Leone è stato verso l’orario di cena.
Fai il bagno a Lilou, fa il bagno a Leo, prepara la cena e il latte alla piccola mentre ti siedi a tavola col grande.
Ma la cena non è soltanto mangiare. Si parla, ci si racconta la giornata e Leone, ha moltissime cose da dire. Anche prima ne aveva, ma ora è diverso, sono cambiati i discorsi, i racconti si fanno articolati e complessi, il suo entusiamo è cresciuto giorno per giorno assieme alle sue innumerevoli scoperte.
L’ascolto rapita, anche se stanca, stupita del tempo verbale che ha imparato a usare, divertita dai suoi concetti sui massimi sistemi e contagiata da quella voglia di capire e scoprire che dovremmo mantenere viva sempre.
L’ascolto. Non mi perdo una parola ma intanto guardo Lilou, mi alzo in piedi per il suo ruttino, nel tutto cerco di finire il mio piatto, rimettere la piccola nel seggiolone, iniziare a tagliare la frutta…
“Mamma mi stai ascoltando?”
“Certo che ti sto ascoltando.”
“Mamma quando parlo, guardami negli occhi.”
Ho ripreso la piccola in braccio così da non doverla guardare. L’ho ascoltato di nuovo, guardandolo dritto negli occhi.
Tutta un’altra cosa.
Che lezione, Leone.
Commenti
Giovanna Maggio 05, 2015 - 10:43
Anche Anita mi ha detto più o meno la stessa cosa, con la sola differenza che dopo mi ha spedito in castigo.
veroveromamma Maggio 05, 2015 - 11:44
io sono come tuo figlio..quando parlo con qualcuno mi innervosisco se non miguardano negli occhi….. edi mieifigli fannocome me..mentremio marito fa qualsiasi cosa mentre gli parlo (ahhhhche nervoso)…
però è verole cosce di mamma mutano inaspettatamente da gambe da “grandi”…… i discorsi cambianodi intensitàe noi genitori li ascoltiamo rapiti da questi esserinichecrescono………..
veronica
justine Maggio 06, 2015 - 08:47 – In reply to: veroveromamma
<3 grandissima!
gab Maggio 05, 2015 - 21:08
con un figlio in meno, e un papà fonico (o sound designer o tecnico del suono), qui succede la stessa cosa 😉
justine Maggio 05, 2015 - 22:15 – In reply to: gab
eh capisco! Comunque io li chiamo fonico e operatore, e sono mestieri che amoooooooo!
Baci
Sar Maggio 06, 2015 - 02:30
Che bel pezzo! Bello perché autentico, qui è praticamente lo stesso ogni sera. Una bella fotografia la tua!
Mio marito è architetto in realtà, ma anche lui alterna momenti di presenza estrema ad altri in cui è sott’acqua con il lavoro!
E ci sono il piccolo Pietro di sette mesi e Martino. Ecco, lui a tre anni e mezzo mi stupisce ogni giorno che passa (l’altro giorno mi ha detto indicandomi il Trasformer che aveva in mano “e’ coriaceo!”)… Cresce troppo velocemente, in un modo incantevole!
Insomma, ogni cena anche qui è così… Meravigliosamente incasinata!
justine Maggio 06, 2015 - 08:46 – In reply to: Sar
Una fatica meravigliosa la nostra!
Un abbraccio
Justine
Mamma in Oriente Maggio 06, 2015 - 06:59
Il non guardarmi negli occhi mentre gli parlo è più di mio marito che con un’orecchia mi ascolta (forse) e con lo sguardo è altrove. A volte è anche mio quando ho in mano il cellulare, ma è anche di mio figlio settenne quando lo sto rimproverando per qualcosa. L’unico che ci riprende in continuazione con i suoi “watch mamy watch” è il mio treenne. Insomma come famiglia dobbiamo imparare tutto da lui!
justine Maggio 06, 2015 - 08:46 – In reply to: Mamma in Oriente
piccoli grandissimi!
CICCIOMAMMA Maggio 06, 2015 - 10:13
La cena è decisamente il momento più arghhhh….con i miei orari d’ufficio arrivo a casa alle sei di sera e a quel punto DEVO essere tutta per loro, il che implica togliersi la giacca con un figlio attaccato ad una gamba ed uno ad un braccio (potrei lavorare al circo come contorsionista!), cucinare col piccolo in braccio e il grande che mi saltella intorno raccontandomi dell’asilo, non riuscire quasi mai a finire il mio piatto e fare finalmente pipì alle dieci di sera….delirante ma bello sentire di essere così desiderata.
Mariella Maggio 06, 2015 - 13:09
Mi emoziono quando leggo queste cose…che bello il tuo Leone…
Nathalie Maggio 07, 2015 - 12:22
Anche per me la cena é il momento più delirante. Il quasi quattrenne vorrebbe tutte le attenzioni, ma io nel frattempo devo imboccare la piccola di 9 mesi…
Alla fine la cucina é un macello, sembra scoppiata una bomba nucleare!!!
Pentole, piatti, briciole ovunque, ci vorrebbe una gallina!
justine Maggio 07, 2015 - 12:26 – In reply to: Nathalie
che fatica!
Marianna Maggio 07, 2015 - 19:52
Ti adoro DONNA!!!’
justine Maggio 08, 2015 - 07:34 – In reply to: Marianna
<3 <3 <3