Marzo. Lettera d’amore ad un mandorlo (Prunus dulcis) 5 Marzo 2015 – Pubblicato in: il giardino di Paola, Rubriche – Tags: mandorlo, prunus dulcis
Tra tutti gli alberi da frutto, il mandorlo è il più audace. Mentre gli altri si crogiolano nella loro indecisione di fine inverno, il mandorlo non perde tempo e già a marzo riempie gli occhi (e i cuori) con quella piccola grande meraviglia della natura che sono i suoi fiori.
Questa sua fretta (Ah, quanto mi somiglia!) lo espone purtroppo al rischio delle gelate tardive, quelle giornate di fine inverno in cui il freddo torna a ricordarci che, in effetti, una rondine (o un germoglio di mandorlo) non fanno primavera.
Se il tempo non fa scherzi, però, il mandorlo può vantarsi e autoglorificarsi senza sembrare troppo presuntuoso: la bellezza della sua fioritura giustifica qualsiasi peccato. D’altronde deve guadagnare tempo perché i suoi dolci frutti siano pronti per essere sgranocchiati a fine agosto (o a settembre, al più tardi).
Il mandorlo non ha bisogno di grandi potature, fiorisce (e quindi fruttifica) sui rami di un anno e ama crescere in modo naturale dopo la messa dimora. Vanno spuntati solo i rami che non rendono armoniosa la chioma, quindi l’unica potatura da eseguire è quella di correzione della sagoma.
Ama i terreni asciutti, è rustico (resiste a -20 gradi sotto lo zero) ed è decisamente poco esigente, non essendo soggetto a molte malattie.
Io credo che avere un mandorlo in giardino sia bellissimo. Anzi, doveroso. Come è doveroso ogni mese di marzo sedersi ai suoi piedi, appoggiarsi al suo forte tronco e alzare la testa verso quella nuvola bianca screziata di rosa che è la sua fioritura. Sembra nulla, e invece è una delle cose più belle che possiate fare nella vostra vita.