La rivoluzione del colore 17 Giugno 2016 – Pubblicato in: Strafi

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Ci siamo conosciute una vita fa, dove per vita non intendo tanti anni, anche se lo sono, intendo che facevamo tutt’altro e che entrambe non immaginavamo nemmeno lontanamente, o forse solo nel profondo, che avremmo cambiato totalmente pagina.
Ci siamo conosciute grazie a nostri cani, frequentando la stessa area dedicata loro durante le pause pranzo, a quei tempi lavoravo in negozio e LaGaia me la portavo sempre con me.

E poi…

I social network ci hanno tenuto in contatto, Lucille ha iniziato la sua rivoluzione che mi piace chiamare del colore e ha usato facebook per raccontarsi in una maniera che mi toccava nel profondo.
E poi ho subito una perdita e lei (credete al caso? Io no) ha pubblicato la foto di un soggetto che ho deciso di tatuarmi sul braccio, in una posizione che rimane sempre vicino al cuore. Una persona indimenticabile che amava i colori, che collezionava civette e gufi, è ora indelebilmente sotto pelle per mano di Lucille.

Mentre mi tatuava mi raccontava la sua evoluzione di un sogno che ormai è realtà.

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Faccio bene a chiamarla evoluzione del colore?

Beh in qualche modo si, dalla moda al Tattoo un legame nel colore c’è….chiamarla evoluzione mi piace!

Che cos’è che porta una donna a rischiare verso l’incerto per seguire la serenità? Cambiare lavoro può significare diventare felici? Lavoro è sempre e comunque fatica…

Siamo tutti esseri diversi, fatti di passati e storie diverse..il coraggio per ognuno può avere una forma differente, per me il mio coraggio è stato abbandonare la paura della certezza. Essere felici secondo me è cercare di investire il proprio tempo in un qualcosa che possa appagarti, addormentarsi e svegliarsi con il buon umore per un 80% della media. Il lavoro è fatica se c’è un credo forte, lo era anche quando lavoravo nella moda, ma ora lo è molto di più, lavoro più ore…Quando mi chiedono come stai, rispondo: “FELICEMENTE STANCA”.
Ora paura e incertezze sono diventate amiche;)

Com’è nata la tua nuove professione da tatuatrice?

Era davvero da sempre, da anni, dai miei primi tatuaggi, un sogno nel cassetto, ma dovevo lavorare per quelle certezze che ti permettono di sopravvivere. Poi un giorno dove l’amore mi aveva consumata e il lavoro annientata, guardando in faccia il mio migliore amico ( Alessandro, che lavora con me da Roots) gli ho detto :”Tornassi indietro vorrei tatuare” e lui mi ha detto: “Al tuo compleanno ti regalerò una macchinetta allora!”

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So che hai affrontato un lungo cammino…

il mio cammino è lungo, credo che nella vita si possa desiderare per noi stessi il meglio anche quando pensi che tutto il peggio non avrà mai una fine, quando ti senti sospesa sopra il mondo perché tutto fa male e fa paura. Non credo bisogni per forza cambiare lavoro per essere felici. Per essere felici bisogna cercare di far andare bene o per lo meno meglio, quello che va male, dalla famiglia, all’amicizia, all’amore…al lavoro.Trovare equilibrio. Passare al meglio i nostri anni, il nostro tempo e le condivisioni.

Lucille Roots Milano

Anche nel senso più letterale del termine…

Quello di Santiago è durato solo due settimane, non potevo permettermi più giorni. Santiago è stato cercato per trovare il coraggio definitivo per iniziare questa avventura chiamata vita, chiamato Roots. Santiago ti dà tanto quanto decidi di avere Non ho mai postato nulla sui social se non due foto: inizio e fine…
Custodisco tutto con gelosia.

Gli animali che vivono con te hanno un forte impatto sulla tua vita, cosa significano per te?

Ho un debole fortissimo per gli animali, se per strada ne incontro uno, devo assolutamente accarezzarlo o avvicinarmici, non posso passargli accanto senza fermarmi e guardarlo negli occhi. I miei cani sono parte del mio cuore, del mio buonumore. Camilla è la pacata, Ugo è il malandrino rubacuori! Il bianco e il nero, anche nei loro colori guarda!

Il disegno, l’arte, la creatività possono essere una terapia?

Si, oggi che li vivo per passione si, ieri quando  imposti, erano un dovere. Finalmente ho riscoperto quella me che si era un po’ persa.

 

 

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Come sei messa a Strafitudine? Che rapporto hai con la tua bellezza? Un consiglio per accettarsi?

Credo che su 100 donne, forse 20 si possano davvero piacere. Gli anni aiutano…non mi sono mai sentita una figa come non mi sono mai sentita un cesso, ahahhahah, però a giorni alterni la mia autostima è più alta ad altri meno, credo sia normale. Siamo maledettamente donne!!!!

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Immagino che tatuando le persone si possa entrare spesso in una sfera intima col cliente, che dici, è un momento di consapevolezza quello che stiamo vivendo?

Amo quel momento, non rischiesto ma così spontaneo. Nessun’armatura, soli con noi stessi. Condivisione sana e sono grata a chi sceglie di raccontarsi, perché ogni volta ho un pezzettino in più da portare con me!

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Trovate Lucille da –> Roots Milano viale Bligny, 2 a Milano
e potete seguirla su instagram –> Lucille_roots

Tutte le foto del post sono di Camilla Zelda was a writer: Grazie!