La crema pasticcera, quella di Livio 9 Dicembre 2016 – Pubblicato in: Food & Wine

Ormai sono 25 che anni che lo conosco e credetemi se vi dico che non sa dove stia il pane in casa. Liliana è molto ordinata e meticolosa, niente in casa è messo fuori posto, ogni cosa ha il suo contenitore, scelto con cura, ma lui è in grado di chiederlo sempre.

Dove posso trovare dei calzini? 

Ma c’è del pane in casa?

Ma forse manca il sale.

Non si è mai posto il problema di trovare le cose da solo. Liliana è sempre pronta e dopo tanti anni di matrimonio anticipa le sue richieste. Sono fatti così, lui chiede – lei risponde e nessuno dei due lo fa con malizia e sottomissione. Loro funzionano così, si amano così, da sempre.

Ma una cosa Livio ha sempre fatto volentieri.

Prendeva la sedia, il cucchiaio di legno e girava, lentamente e con costanza, la crema pasticcera.

Non stiamo parlando di un dolce a caso. Stiamo parlando di un profumo di limone e cannella che ti entra nell’anima e di cui conosci a memoria gli ingredienti.

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Blocco “Lo senti il rumore del mare” dall’eshop di Zelda was a writer –> QUI

Livio ama la crema pasticcera perché la ricetta viene dalle donne della sua famiglia. E’ cresciuto circondato e coccolato da donne e questa è una delle ricette che meglio raccontano la sua infanzia, la nostra. Ma anche la storia della nostra famiglia che racchiude in sé tutti gli ingredienti.

L’amido va fatto sciogliere nel latte, dopo va aggiunto il rosso dell’uovo. Lo zucchero prendetelo di canna, che non si scioglie benissimo e da croccantezza alla crema. Accendete il fuoco solo quando i primi ingrediente saranno bel mescolati. Poi aggiungete un ciuffo di buccia di limone.

E poi arriva Livio.

Che seduto sulla sua sedia accanto ai fuochi, con le gambe incrociate, comincia a mescolare.

Il tempo cambia perché è scandito dal movimento del cucchiaio e dalla voce di qualcuno che chiede se è pronto.

No, ancora non “disegna”. Risponde lui.

Poi, dopo che sarà passato un tempo indefinito, all’improvviso, la crema è pronta. Densa e calda. Aggiungete, prima di spegnere, qualche goccia di limone e la cannella.

Ultima mescolata e poi a raffreddare.

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Qualcuno consiglia di coprirla a contatto con della pellicola trasparente. Ma in casa mia si è fatto sempre a gara per mangiare anche la crosticina che si forma. Questo valutatelo voi in base  a che aria tira in casa vostra.

Servitela consegnando dei cucchiai, non troppo grandi, ai vostri familiari/ ospiti, perché non c’è modo migliore che mangiarla così.

Ma potete fare anche dei cestini di pasta frolla con dentro la crema e dei frutti da guarnire. La torta della nonna con i pinoli, riempire dei cannoli, aggiungerci dei pezzi di cioccolato e farcire del Pan di Spagna.

Questa crema nasce per darvi una cucchiaiata di coccole e sorrisi.

Al profumo di limone, di cannella

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Alcune regole per un uso consapevole del prodotto

  • la crema deve fare dei disegni quando la sollevate, solo allora sarà pronta
  • la ricetta chiede 200 grammi di zucchero, ma io ne metto sempre la metà. Devono mangiarla anche i bimbi
  • le uova prendetele fresche e non troppo grandi
  • la buccia del limone va tenuta dentro la pentola per tutto il tempo della preparazione e quando la togliete va ripulita, attentamente, della crema rimasta. Fatelo fare al piccolo di casa che vivrà un esperienza indimenticabile

 

Godetevela e condividete con noi le emozioni provate.