Il giardino di Paola: Maggio, il mese dell’intensità 14 Maggio 2014 – Pubblicato in: il giardino di Paola – Tags: , , , , , , ,

maggio_almanacco di Paola Maria_illustrazioni Giulia Zaffaroni

Chiunque abbia un giardino, non aspetta altro che maggio per poter godere del lavoro fatto nei mesi precedenti, preparando il terreno, seminando, immaginando all’effetto finale, sempre grandioso nella testa resiliente di un giardiniere.

E, anche se in un giardino giovane le piante possono essere ancora piccole e non si ha ancora l’effetto realmente voluto, è difficile che la natura non ripaghi la fatica. A maggio, poi, mese per eccellenza delle fioriture e del colore, non si può che godere della bellezza di ogni piccolo – ma importante – dettaglio che si osserva in un giardino. E’ un mese intenso, che riempie gli occhi, regala profumi, ammalia con le sue tinte, appaga il cuore e la mente.

in giradino_alamancco PaolaMaria_illustrazioni Giulia Zaffaroni

Vorrei tanto dire: “Occupate le vostre giornate passeggiando per il giardino, osservando i suoi scorci, gustando gli accostamenti di colore” … ma purtroppo non è possibile fare solo questo. Un giardino, anche datato, è sempre un luogo in cui si trova del lavoro da fare: quando le erbacce non sono più un problema perché le piante sono già cresciute, bisogna controllare che alcune tra loro non invadano troppo lo spazio soffocando le più deboli e regalando fioriture meno abbondanti. Qualcuno ha detto: “You must be rude to be gentle/Devi essere cattivo per essere in giardino” e questa è una regola sacra del giardinaggio. Spesso infatti si devono sacrificare alcune piantine per aiutarne altre o loro stesse: sotto la terra c’è grande frenesia e le radici hanno bisogno di spazio per crescere, nutrirsi e sostenere.

Se avete ancora voglia e spazio, potete seminare all’aperto: Campanula, Digitalis, Dianthus (garofano), Matthiola (violaciocca), Primula. Possono inoltre essere messe a dimora le bulbose (Dalia, Amaryllis, Lilium, Gladiolus) e le piante (zinnia, geranio, ecc) a fioritura estiva.

Ricordatevi che se non piove il prato va innaffiato almeno due/tre volte a settimana e tagliato il più possibile (almeno una volta a settimana).

l'orto_almanacco PaolaMaria_illustrazioni Giulia Zaffaroni

I contadini una volta dicevano che i pomodori vanno messi nell’orto quando le rose fioriscono. Io, onestamente, seguo sempre questa regola. Non appena le rose mi regalano i primi fiori, metto a dimora le piantine nell’orto. Ormai le temperature consentono di riempirlo con tutto quello che volete, il rischio gelate è ormai passato.

Ciò che avete seminato nei mesi precedenti è ormai diventato una piantina da bagnare e, in quealche caso, sostenere con un paletto. E’ importante togliere i germogli che si formano sulle ascelle delle piantine: indeboliscono la pianta (che deve portare tutta la sua energia verso l’alto).

Se non l’avete ancora fatto, c’è ancora tempo (fino alla metà del mese) per seminare le piante a produzione estiva: anguria, cetriolo, melone, pomodoro, zucca, zucchina.

nel frutteto_almanacco PaolaMaria_illustrazioni Giulia Zaffaroni

Maggio non è ancora un mese caldissimo ma è indispensabile dare acqua alle piante appena messe a dimora.

Passeggiate per il frutteto e controllate come stanno le piante, aggiustate la potatura invernale ed eliminate i rametti che crescono sul tronco o ai piedi delle piante.

Ringraziate le vostre piante, tra poco vi permetteranno di mangiare frutta sana e di qualità, nata (anche) dal vostro lavoro e amore.

in casa

Le piante in casa ricevono più luce in questo periodo, ma anche più caldo. Fate circolare l’aria ma state attenti a non lasciare le piante in mezzo alla corrente. Iniziate a bagnarle più spesso e controllate che l’acqua non ristagni nel vaso. Se così fosse, dovreste aggiungere della ghiaia sul fondo del vaso, stando attenti a non danneggiare le radici della pianta per effettuare l’operazione.

la pianta del mese_rosa mutabilis_almanacco Paola Maria_illustrazioni Giulia Zaffaroni

Maggio non può che essere associato alla sua regina, la rosa. Inutile dire che ne esistono centinaia, migliaia di varietà, ognuna con una storia, un perché, un dettaglio che la differenzia da tutte le altre. Per questa rubrica ho scelto la Rosa chinensis “Mutabilis”, una tra le rose antiche più originali, rustica e facile da coltivare, con un segreto: i suoi fiori semplici nascono color albicocca e prima di cadere variano colore diventando fucsia.

E’ una rosa arbustiva che raggiunge i due metri in altezza e larghezza ed è sicuramente una dominante in un giardino, dove merita grande spazio e visibilità. Bella accostata e contornata da Allium viola di varia altezza.

Le rose, in generale, non soffrono il freddo. Anzi, sopportano poco il caldo e odiano letteralmente l’umidità (che spesso provoca funghi come l’oidio). Le regole fondamentali nella cura delle rose sono:

  • Piantarle al sole, che le asciuga (le rose inglesi soffrono maggiormente il nostro caldo, quindi è sicuramente meglio metterle a dimora in un luogo soleggiato la mattina e a mezz’ombra il pomeriggio);
  • Non annaffiare MAI sulle foglie (che devono sempre essere asciutte, grazie anche all’aiuto del sole);
  • Eliminare e bruciare lontano dalla pianta i rametti secchi e le foglie malate, con macchie (possibile ruggine, un altro fungo) o aloni bianchi (oidio);
  • Dire loro che sono belle (sono vanitose :D).

Più una cosa è intensa, più richiede e regala energia. Di solito è così. Preparatevi quindi a lasciarvi trasportare dal vortice di un giardino di maggio, dai profumi che si mescolano e vi riempiono la testa, toccate la terra con le mani, l’erba con i piedi, le rose con il naso, i boschi con gli occhi.

E godetevi i frutti del vostro lavoro perché – vi confido un segreto – la natura è generosa.