Il giardino di Paola: Giugno, il mese della luce 19 Giugno 2014 – Pubblicato in: il giardino di Paola – Tags: , , ,

giugno

Il mese con le giornate più lunghe dell’anno regala il primo vero caldo. Il giardino è ora godibile nelle prime ore del mattino e la sera, quando il sole è calato e si può lavorare senza affanno. Il clima di questi giorni sarà determinante nella riuscita dell’orto e della crescita delle piante ornamentali: le piante ora desiderano l’acqua, necessaria per nutrire le radici assetate nella terra calda e per dare forza alle giovani piantine nate da seme.

in giardino

Il prato inizia a richiedere più manutenzione: oltre ai tagli settimanali, è importante bagnarlo per evitare che l’erba diventi gialla.

Nelle aiuole, ora che le piante sono state messe tutte a dimora o seminate, diventa fondamentale il controllo delle erbacce. Per facilitare il lavoro, si può pacciamare il terreno con paglia o corteccia. Questo eviterà alle erbacce di crescere e aiuterà la terra a trattenere l’umidità, che ora si disperde facilmente attraverso l’evaporazione. La corteccia acidifica il terreno, per questo non è consigliabile se avete piante che amano il calcare, come le rose.

L’acqua che solitamente si usa, quella dell’acquedotto, contiene molto calcare. Sarebbe meglio infatti farla riposare in un secchio ogni sera in modo che il calcare si depositi sul fondo. Questo va fatto soprattutto se avete piante che amano i terreni acidi (e che spesso vengono coltivate in vaso), come le camelie. Loro odiano il calcare!

In questo mese si possono seminare all’aperto Digitalis, Primula, Matthiola (violaciocca), Campanula. Si raccolgono: lavanda, rosmarino, malva, melissa. E tutte le rose del mondo 🙂

in casa

Ora che le temperature si sono alzate, le piante d’appartamento possono essere portate fuori a prendere un po’ di fresco. E’ importante metterle all’ombra di un albero, perché di solito non amano la luce diretta del sole. Questo non vale per le succulente (le piante grasse), che possono tranquillamente stare in pieno sole e sicuramente, appagate dall’aria aperts, regaleranno una bella fioritura.

nel frutteto

E’ tempo di raccolta! Finalmente arrivano i frutti estivi, quelli più dolci e amati. Ciliegie, albicocche fragole, lamponi, mirtilli, lamponi, fichi. Riempite i vostri cestini (ma, vi prego, non dimenticate di buttare qualche secchio d’acqua ai piedi delle piante giovani).

nell'orto

Anche nell’orto è tempo di raccolta, come sempre del resto. Sono pronti: carota, carciofo, finocchio, fagiolino, cipolla, bietola. Si possono inoltre seminare cavolo, radicchio, porro, sedano.

Se non lo avete ancora fatto, è meglio mettere dei teli ombreggianti sulle aiuole -8soprattutto sulle fragole). Aiuteranno le piante a sentire meno il caldo e a mantenere il terreno fresco.

la pianta del mese

La Digitalis purpurea inizia a fiorire in maggio, è vero, ma se esposta all’ombra (dove è più facile la coltivazione, anche se cresce ovunque) sboccia in giugno. Ama i terreni poco calcarei, infatti cresce felice in terreni boschivi, dove il terreno è più acido.

Il suo fiore è irresistibile, per questo credo valga la pena di coltivarla anche in vaso (dove si può tranquillemtne mettere terriccio per acidofile). L’unica pecca, in questo caso, è che non si potrà propagare da sola a distanza come fa normalmente. La Digitalis è infatti una pianta biennale che si autosemina se trova le condizioni adatte.

Vuole poca acqua e teme l’umidità, per questo va innaffiata poco. Quando le sue meravigliose spighe saranno sfiorite, dovranno essere cimate per favorire una seconda fioritura.

Attenzione: la Digitalis contiene la digitalina, sostanza utilizzata anche in medicina che può essere molto pericolosa se assunta in dosi sbagliate. Per questo evitate di metterla a dimora se avete bambini piccoli o animali che possono entrare in contatto con la pianta.

Giugno è il mese delle spighe, non solo quelle delle Digitalis, ma anche quelle del grano, che trionfano nei campi ai bordi delle strade da percorrere con il finestrino abbassato. Il caldo è cominciato, si ha sete di acqua e di ombra, si mette il cappello di paglia per lavorare nell’orto.

E’ il mese della luce, forte, lunga, fino all’ora della buonanotte. Dentro le piante c’è vita, c’è la linfa che arriva dalle radici e si prende tutta la luce del sole per diventare nutrimento, con i meccanismi di una macchina perfetta.

E’ il mese in cui si riempiono le mani di ciliegie ed è ora che si assapora il gusto del raccolto sorprendendosi assaggiando qualcosa nato da un piccolo seme. Ci si inebria del profumo delle rose, prepotentemente in fiore per tutta l’estate e si guardano le proprie mani, increduli, sapendo di aver dato una mano alla nostra grande madre, la Natura.