Il Diario di una Wedding Planner: il prologo, cosa faccio nella vita. 4 Febbraio 2014 – Pubblicato in: Il Diario di una Wedding Planner – Tags: bellezza, bouquet, diamanti, eleganza, fashion, Il Diario di una Wedding Planner, matrimonio, organizzazione di matrimoni, spose, wedding planner
Nella tradizione anglosassone non esiste matrimonio senza una figura professionale che prenda per mano gli sposi guidandoli passo passo nell’infernale mondo dell’organizzazione delle nozze.
Ma chi è questa benedetta Wedding Planner? E’ una figura femminile in età post-scolare, naturalmente dotata di buon gusto, con la pettinatura di Bree Van De Kamp, lo stile di Olivia Pope, la memoria di Pico della Mirandola, il piglio di un Marine e la pazienza di Madre Teresa.
La WP è una Organizzatrice per vocazione, una Psicologa per natura, una Santa per diritto.
E’ una donna – del tutto o in parte – la cui vita si divide tra casa, auto, telefono e pc. Ha perennemente l’auricolare infilato in un orecchio (l’altro le serve per sentire se la centrifuga è terminata, se il cane sta sfondando la porta a vetri o se il semaforo è diventato verde mentre sta rispondendo alle e-mail), porta – rigorosamente a mano – una rivisitazione in chiave fashion della borsa di Mary Poppins e ha il baule della sua auto dotato di un trucco brevettato da David Copperfield che all’occorrenza lo trasforma nella stiva di un cargo.
E’ colei che si rende disponibile 20 ore su 24, 7 giorni su 7, sempre pronta a dispensarti un consiglio o una rassicurazione, anche mentre sta friggendo le melanzane per la parmigiana o durante la seduta di depilazione brasiliana.
E’ colei che vorrebbe indossare un abito stupendo per le tue nozze ma che non lo può fare perché dietro le quinte armeggerà con qualsiasi cosa e la polvere, la terra e la panna le macchieranno sicuramente il vestito.
E’ colei che vorrebbe indossare scarpe favolose per le tue nozze ma che non lo può fare perché durante l’evento farà le scale almeno 100 volte e correrà come una pazza da una parte all’altra, fregandosene se il prato è bagnato e se la terra si è trasformata in fango e dovrà buttare le sue adorate scarpe nel sacco nero del catering prima di tornarsene a casa.
E’ colei che sembra in tutto e per tutto una donna bionica ma che al momento del taglio della torta rivelerà finalmente la sua vera natura, quando calde lacrime righeranno discretamente le sue guance perché ama pazzamente il suo lavoro e crede nelle favole a lieto fine.
Nei prossimi articoli ti racconterò i retroscena più assurdi e i segreti più sordidi dei miei 10 anni di lavoro come WP.
(poi però ti dovrò uccidere)
Commenti
simona Febbraio 04, 2014 - 12:49
La Wedding Planner è una figura affascinante. L’ho vista in tv recitata da una superba Jennifer Lopez e ultimamente ho letto un bellissimo romanzo di Nora Roberts la cui protagonista, Parker Brown, la cui immagine corrisponde in maniera precisa a quella descritta in questo post.
Non so, però, se le spose italiane sono isteriche come quelle descritte nei film e nei libri americani… e così perfezioniste… Fatto sta che la Wedding Planner suscita immediata simpatia:)
Carolina Febbraio 05, 2014 - 16:45 – In reply to: simona
La parte di JLo nel film, soprattutto all’inizio, è piuttosto realistica ed effettivamente come potrebbe non suscitare simpatia una donna vestita di tutto punto che corre con l’auricolare all’orecchio, il kit da cucito in una mano e il bouquet nell’altra?? E in effetti il lavoro della WP nel giorno del matrimonio consiste proprio in questo e cioè essere “sul pezzo” e pronta a gestire qualsiasi emergenza, dal cameriere che si taglia un dito alla madre della sposa a cui si scuce l’orlo fuori dalla Chiesa, al temporale estivo che si scatena all’improvviso su un ricevimento all’aperto e che rischia di mandare a monte mesi e mesi di preparativi.
Bisogna però considerare che si tratta pur sempre di un film e che il nostro lavoro, come tutti i lavori del resto, presuppone una solida preparazione di base, una fortissima capacità organizzativa, la predisposizione ad affrontare in maniera fredda qualsiasi imprevisto e tanta, ma davvero tanta pazienza.
Ho lavorato per spose italiane, inglesi, americane e russe e ti posso assicurare che sono tutte uguali a livello di isteria perché, a prescindere dalla nazionalità, per loro è (quasi) sempre il primo approccio diretto con le nozze e organizzare un matrimonio-evento non è affatto semplice. Tanto più se si è coinvolti in prima persona.
I matrimoni di stranieri, anche dei VIP con budget stratosferici, per me sono decisamente più easy perché il fattore distanza porta a dover ottimizzare gli incontri e le comunicazioni, quindi ci si perde davvero poco in chiacchiere. Con le spose italiane invece il numero di telefonate, di incontri e di whatsapp a qualsiasi ora del giorno e della notte non si contano, ma con alcune poi il rapporto evolve e si trasforma in una bella amicizia. Ne varrebbe la pena anche solo per questo 😉
mariellasticazzi Febbraio 05, 2014 - 01:19
La WP mi ansia. Io sono la WP di me stessa. Io sono la mia ansia.
Ti leggerò molto volentieri.
Carolina Febbraio 05, 2014 - 17:22 – In reply to: mariellasticazzi
Ah, come ti capisco… sono stata anch’io dall’altra parte… 2 anni fa ho organizzato il mio matrimonio e tutta la lucidità con la quale aiuto gli altri nelle scelte è sparita non so dove. Pensa che quando sono andata a ritirare le partecipazioni e le ho viste ero felice come una pasqua ma dopo neanche 10 minuti ho fermato la macchina, ne ho presa una, l’ho rigirata tra le mani per un po’ e poi ho buttato lo scatolone nel primo bidone che ho trovato. Giuro. Ho ricominciato tutto da capo, con uno spirito diverso e mi sono divertita un sacco. E addio attacchi di ansia.
Consiglio: pensa che il giorno del tuo matrimonio è il giorno del TUO matrimonio, per cui focalizzati su di te e su quello che sai ti renderà felice. Non su quello che si aspettano gli altri.
Certo, ci sono dei matrimoni che sono più che altro eventi di marketing organizzati dalle famiglie che invitano per lo più gente importante che gli sposi neanche conoscono, ma questa è un’altra storia.
elena Febbraio 06, 2014 - 19:53 – In reply to: Carolina
caroline, sei forte!