Grim&Marius – Denise e il suo cambio di rotta. 28 Settembre 2012 – Pubblicato in: Funky Interviews – Tags: cambiamento, ceramica, grim&marius, lampadari, mamme, ricerca, riciclo, storie, upcycle
L’ho già scritto ma mi ripeterò: adoro quando i social network ci connettono a belle persone con delle belle storie da raccontare.
Quest’intervista nasce da un mail ricevuta sulla nostra pagina fan su Facebook, c’è una frase che ci aveva particolarmente colpite:
Dopo anni passati lavorando nel mondo della comunicazione, correndo come una pazza per far combinare tutti i pezzi, ho deciso a un certo punto di fermare la “centrifuga” e ripartire da una frequenza più bassa…
Così mi sono inventata una nuova attività.
Ciao Denise, questo è quello che ci avevi scritto tempo fa.
Sembra facile, ma ci vuole coraggio. Ci hai pensato molto? Sapevi esattamente cosa fare e come farlo o è stato un colpo di testa?
Diciamo che in principio è arrivata la decisione di fermarsi, presa naturalmente in accordo con mio marito. Stavano affrontando la ristrutturazione della nostra casa e lasciare il lavoro mi ha permesso di occuparmi interamente di questo progetto. Avevo comunque bisogno di un periodo, come lo definisco io “detox”, dove svuotarmi totalmente, occuparmi dei miei figli seguendo i loro ritmi, per poi essere pronta di nuovo a ripartire..ma non sapevo con cosa!
Hai ritrovato delle pastiglie di ceramica che fece tuo nonno negli anni 70: com’è successo? Era il suo mestiere?
Si, mio nonno era ceramista e pittore di professione. Originario dell’Abruzzo si era trasferito in Liguria negli anni ’50, ad Albissola Mare, centro importantissimo nella produzione della ceramica. Negli anni ’60 artisti del calibro di Aligi Sassu, Wilfredo Lam, Lucio Fontana animavano la vita culturale di questo piccolo paese e l’aria che si respirava era di grande fermento ed ispirazione.
Mio nonno si chiamava Mario Grimaldi e il nome Grim&Marius è un modo per ricordarlo!
In famiglia nessuno si ricorda perchè le pastiglie sono state create. Nei miei ricordi esistono da sempre: ogni volta che andavo a trovarlo nel suo laboratorio mi infilavo nella parte polverosa e buia dove le teneva e me ne prendevo una manciata…e poi nei miei giochi da bambina potevano diventare pietre preziose, cioccolatini o tutto quello che la fantasia poteva creare.
Come ti è venuta l’idea dei lampadari?
Arrivato il momento di arredare la casa, mi è venuta voglia di creare un lampadario e non so per quale motivo mi sono ritornate in mente le pastiglie. Ho cercato un vecchio chandelier, l’ho denudato dalle originarie gocce, l’ho pitturato e poi l’ho decorato con le pastiglie. Una volta appeso l’ho fotografato e ho caricato la foto su fb….e da li tutto è cominciato!
E con la tecnica, come hai fatto? Sei sempre stata incline a creare?
Mi è sempre piaciuto moltissimo creare, inventare, soprattutto per quanto riguarda lo spazio casa: non amando l’omologazione ho sempre cercato di accostare pezzi di diversa provenienza con i miei esperimenti!
Quello che mi ha sempre un po’ bloccato nel proporre i miei manufatti verso un pubblico era il fatto di non avere una formazione tecnica in tal senso.
Ma in questo 2012 ho deciso che non poteva essere un deterrente dal provarci.
Ho provato e chiesto consiglio ad amiche che hanno maggiori conoscenze di me in questi campi e chiaramente ad ogni lampadario cerco di affinare qualche particolare.
Dall’anno prossimo vorrei lavorare nel ricercare nuovi materiali con cui produrre le pastiglie, sempre però mantenendone la forma originaria.
Non vorrei abbandonare comunque le pastiglie di ceramica ma siccome quelle vintage finiranno purtroppo, sto cercando, sempre in Liguria, un ceramista in grado di ricrearle.
C’è anche dietro un bellissimo lavoro di ricerca per scovare i lampadari ecc…Come fai? Hai i tuoi posti segreti? Vaghi per mercatini? Anche tu, come me, sei una di quelle persone alle quali si rivolgono quando c’è da svuotare una vecchia soffitta?
Sicuramente questa è la fase che più mi diverte! Ho due posti di riferimento che non mi tradiscono mai e poi ormai ho una rete di persone che sanno cosa faccio e che puntualmente mi contattano per dirmi : “Senti ho scovato questa vecchio lampadario della nonna…che faccio te lo porto?”
E poi il bello è vedere quel pezzo che per un’altra persona sarebbe solo qualcosa da cui disfarsi mentre nella tua mente lo immagini già finito.
Ricominciare da capo non è semplice, quali sono state le problematiche più grosse?
Ricominciare non è mai semplice ma dalla mia esperienza ho imparato che esistono dei momenti “giusti” per farlo e questo lo era!
Certamente sono fortunata perchè ho avuto il supporto enorme di mio marito, che da sempre mi ha spronato a provarci.
Direi che la paura principale, ma anche più naturale, è stata quella di proporre qualcosa che potesse non piacere o essere apprezzata.
Ma devo dire che non è avvenuto…
Torneresti indietro?
Mai! In primo luogo perchè penso che le “minestre riscaldate” non piacciano a nessuno!
Vivo questo nuovo progetto come qualcosa che era scritto probabilmente sul mio cammino e cerco di viverlo appieno. Ho scoperto quanto sia terapeutico lavorare con le proprie mani, quanto ti aiuti a liberare la mente dalle negatività.
Durante questo mese di settembre sistemerò quello che diventerà il mio atelier: sarà molto Grim&Marius…tanto colore e oggetti recuperati un po’ ovunque.
Questa scelta ti ha permesso di diventare una mamma diversa da com’eri quando lavoravi nella comunicazione?
Non penso di essere cambiata come mamma anche perchè comunque sia sono sostenitrice del principio della qualità (e non quantità) del tempo che dedichiamo ai nostri figli. Quello che però mi mancava era dedicarmi a loro con i tempi e ritmi giusti. A volte l’efficacia di 10 minuti ma dove tu ci sei pienamente per loro, vale più di una giornata intera. I miei figli hanno 13 e 6 anni, età diverse con necessità diverse: con Gea ora posso permettermi un pomeriggio tutto nostro in giro a fare shopping senza aspettare per forza il sabato, ascoltarla senza fretta quando torna a casa da scuola. Posso andare a prendere a scuola Cesare magari fermandomi a giocare al parco con i suoi compagni senza dover invece scappare a fare la spesa. E poi come dice una mia carissima amica “mamma felice..bimbi felici!“
Grazie Denise, la tua storia è uno splendido esempio di cambiamento, hai tutto il nostro colorato supporto!
Grim& Marius ha un sito –> Qui
e lo trovate anche su facebook –> Qui
Commenti
benedetta ovvero ilcestodeitesori Settembre 28, 2012 - 12:27
no, ma io la adoro. e adesso mi rivolgo direttamente all’artista:
cara Denise, questo racconto di Albisola e della sua tradizione ceramica mi ha davvero commosso. Per due anni, quelli più felici professionalmente parlando, ho lavorato come ricercatrice per una fondazione pubblica di Genova che curava una collezione di manufatti e arti decorative dal Liberty agli anni Cinquanta. E non sai le gite adoranti che ho fato ad Albisola per venerare la Fabbrica Italiana di Ceramica Tullio Mazzotti, da dove tutto cominciò. E per tutto intendo l’arte vera, il Futurismo, applicata alle Arti decorative, l’Arte Applicata appunto.
Scusa lo sproloquio, ma io non mi contengo quando posso parlare di qualcosa che amo e di quegli anni che per me sono stati di formazione e crescita personale. Avere un nonno come il tuo mi avrebbe di certo mandato fuori di resta.
Un abbraccio e complimenti ancora.
Benedetta
Denise ovvero Grim&Marius Settembre 28, 2012 - 13:16
Grazie Benedetta!!! Purtroppo mio nonno non c’é piú e mi dispiace perché ora me lo sarei proprio goduto!!!! Ma in questo nuovo viaggio so che lui è presente!!! Negli ultimi giorni ho anche deciso di imparare a lavorare la ceramica per produrre io direttamente le pastiglie!!! Certo lui era talmente bravo ma è un modo per continuare quello che lui aveva iniziato
Mamma Logopedista Settembre 28, 2012 - 22:34
Complimenti, sono meravigliosi questi lampadari!! Vengo a trovarti sul tuo sito.