Ex libris: Il mio amico Asdrubale 27 Gennaio 2014 – Pubblicato in: Ex Libris – Tags: albero, Ex libris, Gianni Biondillo, Guanda, Il mio amico Asdrubale, libro, natura, Zelda was a writer
Il mio amico Asdrubale – di Gianni Biondillo per Guanda – è finito sul mio comodino intorno a Natale ma, complice la lunga pausa festiva, l’occasione per condividerne la bellezza si è persa tra manicaretti, lucine intermittenti e pacchetti da scartare.
Anche questo libro è un regalo e non sento di arrivare in ritardo nello scriverne qui, a casa de Le Funky Mamas, perché si tratta di una favola magica e semplice che potrà parlare a voi e ai vostri pargoli in qualsiasi stagione lo prendiate in mano.
Sia durante i giorni di pioggia fitta che in quelli ovattati della neve, fino alle bellissime giornate di primavera, queste pagine vi guarderanno negli occhi, chiedendovi di ricordare l’entusiasmo per certe scoperte folgoranti, quelle fatte durante l’infanzia con la complicità di un amico del cuore.
Ve le ricordate? Avete in mente quale entusiasmo da impresa leggendaria aveva regalato al vostro petto da cardellino?
Preparatevi: potreste tornare a provarlo!Questo piccolo tesoro di parole racconta dell’importanza del tempo e dell’ascolto, descrive un bambino come tanti, Marco, abituato a raggiungere la scuola in macchina, con una mamma in perenne ansia da ritardo.
Sua mamma – che non è una cattiva persona, ma deve fare i miracoli per far quadrare tutto – lo veste tanto da farlo sembrare un omino Michelin e cerca come può di evitare qualsiasi situazione che lo metta in pericolo.
In questo modo, però, l’esistenza scorre a metà: Marco si abitua a una vita da maglietta della salute e, se sperimenta il pericolo, lo fa solo attraverso i suoi amati videogiochi.
Un giorno appare Mirka e, come spesso accade con l’arrivo di chi la pensa in modo completamente diverso da noi, l’esistenza di Marco cambia in modo semplice ma decisivo. Il bambino si accorge della natura, dei tramonti, del passaggio delle stagioni e persino dell’amicizia, quella stessa che per cui non c’è genere che tenga (per una simpatica dissertazione sulla differenza tra i generi, leggete qui cosa ne pensa Leone, il figlio di Justine).
Ci vorrà molto tempo per capire come parlano gli alberi ma, una volta scoperta la magia – sottile, animista e materica – che si portano dietro, Marco non potrà più tornare indietro, sperimentando una nuova percezione di sé e del suo essere nel mondo.
Sporcandosi, sudando, osservando e esprimendo senza vergogna punti di vista e pensieri che ritiene importanti. Pensieri suoi, non indotti, non plasmati. Pensieri che ritiene urgenti per il suo vissuto. La Natura e con lei l’albero Asdrubale – il punto di riferimento principe di questa folgorante scoperta dei sensi – regaleranno ai due nuovi amici il desiderio di tornare a dare un senso importante al tempo e alla contemplazione di ciò che accade mentre ci si ferma e si indugia. I tramonti osservati tra le fronde di Asdrubale e i libri letti con curiosità, la danza della pioggia e le guerre di palle di neve – le uniche guerre che valga la pena combattere – riempiranno la vita di Marco fino a renderlo un bambino, non solo giudizioso, ma anche vivo e attento.
Tanto attento da schierarsi dalla parte del suo albero che rischia di essere raso al suolo per la costruzione di un nuovo parcheggio, tanto vigile da capire l’importanza del gruppo e dell’azione comune.Non vi racconterò la fine di questa bellissima favola, ma una cosa mi viene da chiedervela: non vi è venuta voglia dell’arrivo immediato della primavera e di un albero – tutto vostro – a cui dichiarare un amore incondizionato ed eterno?
Se la risposta è sì, correte in libreria: questo è il vostro libro!Che sia una magnifica settimana per tutti voi!
A presto,
Camilla
Zelda was a writer
Commenti
Lorenza Gennaio 27, 2014 - 13:06
Camilla, sembra splendido,uno di quei libri preziosi da leggere e rileggere….vado subito in cerca del mio Asdrubale 🙂
Camilla Gennaio 27, 2014 - 13:59 – In reply to: Lorenza
Ognuno di noi ha un amico Asdrubale che lo attende 😉
Un bacio con schiocco, Lorenza!
gianni biondillo Febbraio 05, 2014 - 18:02
Grazie, di cuore.
Mi auguro sempre di meritarmi lettori e lettrici come te.
G.B.