Educazione sentimentale by Yamaha 23 Giugno 2017 – Pubblicato in: Ci piace! kids, Kids, Sponsored

 

Un pianoforte in miniatura, tre chitarre, pezzi di batteria, spotify sempre a palla, cose strane con pedali e pulsanti, strana gente che ogni mercoledì sera va a registrare. E una cosa molto pesante che si porta dietro con infiniti cavi.

Lui suona, compone, suona, compone e via. Lo fa nel tempo libero, il mercoledì sera con il suo gruppo. Arianna canta, suona e balla h24.

Non è un momento in cui vengo invitata. Io passo, con il mio cesto della biancheria da stendere o da sistemare, o con i giochi da mettere in ordine o mentre corro a lavoro. E loro sono li che cantano, ballano e compongono. Li ho visti mentre lui cercava di suonare la melodia che lei cantava, voleva andargli dietro con la chitarra  e lei ripeteva per potere andare in sincrono. Siamo ben oltre il rapporto padre-figlio. Loro volano sulle note dell’anima. Che quando c’è la musica diventa una sola. E non c’è posto per me, che di musica non ne capisco quasi nulla, che il mio rapporto con lei è pieno di volevo ma poi ho smesso o volevo ma non ero in grado o ancora peggio volevo ma non sapevo.

La musica è la mia sinfonia cromatica di scuse. Perché negli anni hanno cercato di insegnarmi a suonare uno strumento, il pianoforte, perché è tra gli strumenti più eleganti che ci sia, ma a me non piaceva.

Quindi ho smesso, ho lasciato.

Volevo suonare uno strumento? No.

Volevo amare la musica? Si

E adesso, da due anni. Io sto imparando a suonare la musica.

Perché la musica è famiglia per me. E’ l’armonico incrociare di voci, il delicato sentire del nostro amore, il senso unico delle nostre risate. Musica.

 

Ne ha parlato anche Roberta Ferrari di Yamaha al workshop a cui sono stata invitata dentro il Mammacheblog2017 che si  è svolto venerdì 19 Maggio a Milano.

Roberta ci ha chiesto cosa fosse per noi la musica. Questa la prima domanda, per poi parlare del metodo unico di Yamaha di insegnare la musica ai bambini a partire dai 3 anni.

Quando le due ore sono finite avevo le idee chiare. Il corso di musica che propongono è un’educazione sentimentale, prima di tutto.

Ti insegnano ad amare le note primordiali. Quelle di cuore e anima, quelle del ricordo e del sogno.

Suonare, cantare, comporre sono il risultato ovvio di una cultura al bello, fatto di cura e qualità che viene trasmesso dentro le loro scuole.

E a me è piaciuto, perché mi ha ricordato casa e famiglia. La mia musica

 

Per saperne di più

Grazie Roberta e grazie allo staff di Mammacheblog per l’invito