Festeggiare gli anta in una città bellissima! 12 Ottobre 2016 – Pubblicato in: Cose Varie, Next Generation Travellers

 

edimburgoNell’ultimo mese, due domande hanno accompagnato le mie giornate, la prima “Dove festeggi i tuoi 40 anni?” e subito dopo la seconda che seguiva la mia risposta “Vado a Edimburgo”, “Perché Edimburgo?”.
Io veramente mi chiedevo più che altro, perché dovessi per forza festeggiare i famosi anta ma detto questo ho sempre risposto a gamba tesa: “Perché deve essere bellissima”.
E lo è, ora lo posso fieramente anche urlare, va beh, per un un’estimatrice dei paesi anglosassoni come me, andavo abbastanza sul sicuro, ma la realtà ha superato le mie fantasie, che non sono poche peraltro.
Ma partiamo dall’organizzazione, Easyjet as usual, 80 euro a testa, e mi aggiudico anche questa destinazione.
Per quanto riguarda la sistemazione, stavolta non è stato semplicissimo, e dopo due settimane di ricerche serratissime di una quintupla, che sconfinavano a tratti nella disperazione di non potercela fare,mi sono dovuta rassegnare e prenotare due stanze, girls da una parte e boys dall’altra,
Il mio impegno però è stato ripagato, questo nome ve lo dovete segnare se siete come noi, “che è meglio risparmiare sull’hotel e fare un’esperienza in più”, Motel One Royal; esattamente a metà strada fra la New e la Old Town, e il bus che dall’aeroporto fa capolino esattamente dall’altra parte della strada.
Costo dell’operazione 80euro a camera a notte, per una stanza nuova, bella ma soprattutto super pulita.

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A Edimburgo noi si è giunti in serata al venerdì, ma è stato tutto facile, scesi dall’aereo, usciti dal terminal, ci ritroviamo esattamente di fronte il bus che con poche sterline e in poco meno di mezz’ora, sei in centro città, è un enorme double decker azzurro, non vi potete sbagliare.
Arriviamo a destinazione, scesi dal bus parte un WOOOOW di massa, ok la prima impressione sembra buona, e poi la seconda, poi la terza ecc…
Cena veloce e poi nanna, domani abbiamo un programma serratissimo.
La mattina seguente colazione da Starbucks, io non amo rifugiarmi in queste catene, ma la fame dei bambini e la certezza di trovare qualcosa con cui possano sfamarsi, mi porta a scegliere questa soluzione, praticamente in ogni dove.
Dopo colazione, primo appuntamento schedulato con settimane di anticipo, il “Real Mary King’s Close” , giro pauroso nella Edimburgo sotterranea, quella dei cosiddetti Close.
Un filo turistica, ma per i bimbi è divertente, certo pensare che nel 1600 la gente vivesse lì sotto lascia abbastanza perplessi ma se passate in città segnatevelo, è da fare, meglio se prenotate il vostro posto dall’Italia, l’escursione è molto richiesta.
Finita la gita, Her Majesty the Queen ci aspetta per un the da lei, nella sua residenza scozzese HolyRood House.

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A Buckingham palace, nonostante sia stata svariate volte a Londra, non sono mai stata, ma Holyrood è più piccina e soprattutto più veloce da girare coi bimbi, che dopo un po’, di quella strana cosa chiamata audio guida, non ne vogliono più sapere.

A Holyrood a fine visita, c’è una bella Family Room dedicata ai più piccoli, piena di giochi e travestimenti per loro, i miei sono impazziti.
Per quanto mi riguarda, mi sono immedesimata in tutti quei personaggi illustri e nobili che ancora oggi calpestano lo stesso pavimento, su cui stavo camminando io, ed è stata una cosa magica.
Io sono affascinatissima, da tutti quei paesi dove regna ancora la Monarchia, e in Gran Bretagna vado a nozze.
In questo periodo, e prego prendere nota, c’è una speciale mostra sugli abiti indossati dalla Regina, i più belli, i suoi tailleur colorati, grande Elizabeth 90 anni e non sentirli.
Nel pomeriggio avevo previsto la visita al castello, ma mi sono dovuta rassegnare all’evidenza, consapevole del fatto, che se ai miei piccoli viaggiatori, avessi fatto visitare una qualunque altra stanza di qualunque altro re, regina, avrebbero portato rancore nei miei confronti fino all’età adulta
Quindi tempo libero per tutti e partiamo alla ricerca di qualcosa in tartan che sia un po’ meno dozzinale e, no non ce l’abbiamo fatta, ma una sciarpa a casa ce la siamo portati lo stesso.
Per la cena avevo come al solito, cercato e prenotato un ristorante tipico dall’Italia, ma fate attenzione pochi locali hanno la licenza per accogliere bambini all’ora di cena, per noi hanno fatto un’eccezione, gli avremo fatto pena.
In effetti, città dopo città, mi rendo conto che l’abitudine di portare fuori i bambini alla sera, è più che altro nostra.
A nanna super presto, più o meno distrutti, anzi senza più o meno.

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Domenica mattina, ci aspetta la visita al modestissimo Yacht della Regina, the Royal Yacht Britannia.
Ma prima ci dedichiamo ad una passeggiata domenicale nel quartiere di Stockbridge, dove pare si dedichino allo stesso passatempo gli scozzesi, c’è anche un bel mercatino: io sono attratta da tutti i mercati e dappertutto, ma come quelli di Londra ce ne sono pochi, tanto che avrei programmato un prossimo viaggio da sola con tema “Londra e i suoi mercati”, qualcuno si vuole unire?
Dopo la passeggiata, prendiamo il bus, alla volta del mare, l’unico in due giorni, per inciso, i mezzi pubblici sono molto economici.
Beh che dire dello Yacht, se non lo vedi non lo puoi immaginare credetemi, la visita è sia culturale che divertente per i bimbi, segnatevi anche questo.
Dopo lo visita alla nave, abbiamo ancora qualche ora per visitare la New Town, dove scoviamo zone residenziali molto eleganti e bellissimi parchi da fare invidia alla grande Londra.
Ci ritroviamo per caso, sì proprio per caso, su Princess Street la zona dello shopping, e sempre per caso faccio incetta di anfibi alti e bassi nel famoso negozio inglese, perché non è per dire, ma adesso con la svalutazione della sterlina, sono praticamente regalati ahahah, almeno così ho fatto credere a mio marito.

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Per concludere:

Non credete a tutti quelli che dicono che in Scozia piova sempre, noi abbiamo trovato il sole e temperatura sì da piumino ma non da soffrire il freddo, certo se posso darvi un consiglio, coi bambini i mesi invernali li eviterei.
Se poi posso darvi un altro consiglio, se ancora non ve la siete sentiti di prendere armi bagagli, ma soprattutto figli, e di partire, lasciate per il momento l’idea di visitare le grandi capitali, a partite alla scoperta di città più piccole, lo so fa meno figo, ma sicuramente vi godrete di più il viaggio.
Io Edimburgo l’ho vissuta in relax, abbastanza dai, sarebbe stato poi meglio se i miei figli non si fossero picchiati più o meno ad ogni angolo, sì perché ora l’ho capito, quando sono chiusi in un passeggino è tutto più facile, se poi non parlano il top,
Per noi questo è stato il primo viaggio dopo 10 lunghi anni “Passeggino free”, mio marito felice io con un po’ di malinconia, soprattutto malinconia di non potere appenderci migliaia di cose.
E anche la capitale della Scozia ce la siamo portati fieramente e felicemente a casa, ma a sto punto io mi chiedo “Dublino sarà altrettanto bella?”, ora vado a vedere a dare un’occhiata ai voli….