Dimagrire con i sensi 5 Novembre 2014 – Pubblicato in: Food & Wine, W&FP: Wellness&Funky Psychology – Tags: , , , , , , , ,

dimagrire

Quando pensiamo al cibo consideriamo sempre ad un solo un senso: il gusto.

Ci dimentichiamo, sbagliando, che anche tutti gli altri sensi sono fondamentali per godere appieno di un cibo: olfatto, vista, tatto e udito. 

olfatto

Per quanto riguarda l’olfatto, è sicuramente uno dei sensi principe dell’alimentazione. Solo godendo a pieno del profumo di un cibo, delle sfumature, del cambiamento di profumazione in base alla temperatura potremo dire di aver apprezzato del tutto un alimento. Rispetto poi al dimagrimento, l’olfatto è fondamentale per sostenerci nel controllare l’assunzione di cibo. Se impariamo ad annusare un cibo, a pregustarne il profumo ancor prima del sapore, potremo ridurre l’effettiva quantità di cibo ingerita. Esistono, ad esempio, alcune tecniche antifame che si basano proprio sulla percezione dell’odore dei cibi prima di portarli alla bocca. Spesso infatti concedendosi di annusare una portata prima di gustarla, si può amplificarne il beneficio che ci regala diminuendone la dose. Una prova di questo può essere facilmente fatta mediante il ricorso all’aromaterapia: grazie ad alcuni oli essenziali voracità e pensieri ossessivi verso il cibo vengono ampiamente placati: uno dei rimedi più efficaci risulta ad esempio l’olio essenziale di arancio amaro.

Rispetto all’olfatto bisogna poi ricordare che è il senso più forte nel riportarci ad un particolare momento della nostra vita o a rivivere una determinata situazione, è stupefacente in questo il potere del nostro naso. Ognuno di noi ha esperienza dell’essere catapultato in altri momenti e altri scenari grazie ad un profumo particolare riconosciuto dal passato. Il profumo dell’erba tagliata, del mosto, del cibo cucinato dalla nonna nelle sere di festa… Tutte sensazioni bellissime rese possibili da questo meraviglioso senso che grazie ai neuroni dell’epitelio olfattivo e al sistema limbico, svolge il centro della memoria e dei ricordi.

vista

Per quanto riguarda la vista, è il primo senso ad essere coinvolto durante un pasto. Già da quando il cibo è ancora materia prima, ci attrae per il suo colore, il packaging, il modo in cui è proposto. Siamo attratti dai colori vivaci che ricordano freschezza, luminosità e vitalità.

Una volta composti in un piatto, è proprio grazie alla vista che parte la stimolazione della saliva e dei succhi gastrici, che preparano lo stomaco alla digestione. Come dimenticare il famosissimo esperimento di Pavlov in cui i cani iniziavano a salivare solo grazie alla vista del cibo desiderato?

tatto

Rispetto al tatto, anch’esso è fondamentale nel rapporto col cibo. Tutti noi scegliamo il cibo toccandolo, ci avviciniamo ai banchetti di frutta e verdura esplorandone la consistenza, la porosità, la freschezza. Toccare il cibo con le mani, per poi passare a sentirne le caratteristiche fisiche grazie alla lingua e ai denti è sicuramente un elemento che contraddistingue il piacere e la dedizione al cibo.

udito

L’udito può sembrare il senso meno coinvolto, in realtà molto spesso il nostro piacere rispetto al cibo è dato anche dal rumore che questo genera: il classico “croc” delle patatine fritte ad esempio, o il tipico rumore del morso di una mela verde, o di una carota… o ancora il classico rumore delle stoviglie che sbattono sui piatti, sono tutte caratteristiche che influenzano il nostro modo di mangiare e il richiamo che il cibo ha verso di noi.

gusto

Ed arriviamo al senso fondamentale: il gusto. Il gusto si attiva nel momento in cui l’alimento viene introdotto in bocca e lentamente masticato per apprezzarne ogni singola caratteristica e dettaglio. I recettori gustativi sono presenti sulla lingua ma anche nelle mucose del palato, nella faringe e nell’epiglottide. La lingua, come sappiamo, è colei che ci permette di riconoscere il gusto dolce, il salato, l’acido e l’amaro. La sensibilità ai gusti è poi soggettiva, cambia di persona in persona a seconda dell’età, dell’uso o meno di fumo ed alcolici, dell’aria, dell’acqua con la quale i cibi sono preparati. È inoltre fondamentale il retrogusto: ogni alimento può lasciare dopo qualche istante piacevoli sensazioni speziate, piccanti, o agrodolci in base alle scelte del cuoco.

I sensi sono perciò tutti e cinque fondamentali per apprezzare appieno il cibo.

Solo se impareremo a gustare nel dettaglio ogni alimento, assaporandone il profumo, la presentazione, la consistenza e il rumore che genera potremo diminuire la quantità ingerita in favore della qualità ed imparare, giorno dopo giorno, a diminuire l’introito calorico in favore del pieno godimento che il cibo può regalarci.

Chi non bada a ciò che mangia difficilmente

baderà a qualsiasi altra cosa”

Samuel Johnson

Un saluto,

Doc Monica

Dott.ssa Monica Pirola
www.monicapirola.com