Il giardino di Paola: Settembre, lettera d’amore ad una dalia 23 Settembre 2015 – Pubblicato in: il giardino di Paola
Le dalie sono fiori un po’ volubili, amano terreni freschi e non troppo asciutti, leggeri e friabili. Non sopportano temperature troppo rigide e marciscono facilmente. Per questo i loro bulbi vanno prelevati dal terreno ai primi freddi, trattati con un fungicida e conservati in un luogo asciutto e fresco.
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Ma questa non era una lettera d’amore? Certo, lo è. Ed ora vi spiego perché le dalie sono fiori di cui ci si innamora perdutamente.
Non solo hanno il sapore antico dei vecchi cortili, ma ne hanno anche il profumo, l’aspetto, i colori. Non solo sono splendide nelle bordure miste, affiancate alle fioriture di fine estate di anemoni giapponesi, aster e persicarie, ma rendono preziosa anche una striscia di terra di cui sono gli unici “abitanti”. Non solo esistono in una multitudine di colori, ma i loro fiori passano dalla corolla semplice a otto petali a quelle splendide manifestazioni della natura che sono i pompon.
A volte è della semplice, pura bellezza che ci si deve innamorare, senza pensare a quanto potrebbe essere difficile prendersene cura. “La bellezza salverà il mondo”, così disse Dostoevskji e così la penso fermamente, lucidamente, anche io.