Ciao leonessa da tastiera. 7 Gennaio 2016 – Pubblicato in: The Funky Diaries

Leonessa da tastiera

Era il 2009 quando pubblicai il primo post. Lo rilessi forse duemila volte, tremavo.
L’ansia di non essere all’altezza era tale da farmi venire il mal di stomaco.
Perché poi? Lo sapevo bene che mi avrebbero letto solo i parenti stretti e alcuni amici…

Sono sempre stata così: emotiva e ipersensibile in maniera esagerata.

Gli anni che passano sono un dono in tal senso, imparare a conoscersi, riconoscersi per quel che si è e non nell’immagine positiva o negativa nella quale ci si guarda distorti, piano piano diventa un esercizio costante, la magia della vita: l’evoluzione della persona per trovarsi un posto, per trovare un senso.

Non sono meno emotiva di anni fa, ho solo imparato a capire: è carattere.
Fa malissimo.
Fa benissimo.
Il punto non è quello, è che in tutto quel che faccio, quello che per anni mi è sembrato un ostacolo, una difficoltà nel saper vivere serena, non è altro che un mio grande punto di forza.

Nessuno di noi ha un tratto caratteriale più definito degli altri per caso o per sfortuna. C’è, esiste, ci rende noi. Tanto vale amarlo, studiarlo e cercare di andarci d’accordo.

Ho la tendenza a chiudermi fuori dal mondo da sempre: pochi amici, poche telefonate, poche uscite.

Poi il blog.

365di

365 di, L’agenda di Zelda was a writer

Una leonessa da tastiera, dicevo.
Sì, perché ho trovato una dimensione nella quale esprimermi, sono riuscita a comunicare nonostante la mia poca attitudine alla vita sociale.
In scioltezza.
Fiumi di parole rivolti a tanti, scambi di mail, commenti ricambiati, sorrisi virtuali e chiacchiere.
Il mio miracolo personale, è avvenuto l’anno scorso.
Sto sbocciando, il monitor del computer non è più un luogo dietro al quale nascondersi.
Sono sempre più sicura di me: nella vita vera, lontana dal virtuale, agli eventi dove non conosco nessuno.
Devo ancora lavorarci un po’, sogno di arrivare in un posto serena, sentendomi a posto, senza imbarazzo alcuno. Testa alta e cuore aperto. Diffidenza chiusa in borsa. ( Gran bella borsa, però…)

L’anno scorso mi sono esposta tra mille paure e per assurdo ho cominciato a sentire una forza che non conoscevo dentro di me, un coraggio che ha battuto di tanto la vulnerabilità.
Ho tagliato i capelli per cercare ordine. Ho comprato abiti neri per cercare rigore.
Entrambe le cose mi hanno dato quel che cercavo, per un po’. Non ne ho più bisogno.

Potrei scrivere un post senza fine sul come mi sento.
Taglio corto.

La parola d’ordine di quest’anno è Consapevolezza.

Un percorso che affronterò ogni mattina davanti allo specchio, tra le rubriche del blog e camminando tra la folla delle vie della mia città.

Mi sento coraggiosa, sto bene, mi trovo bella. A tratti, ma tratti sempre più lunghi.

Lo sapete che siete protagoniste di questo addio alla leonessa da tastiera? GRAZIE.
Il vostro supporto, le vostre letture, i vostri commenti: sono uscita dal guscio grazie a voi e con voi.

fiore-di-carciofo