#beHiro come ho cucinato senza cuocere e con Asus. 17 Giugno 2014 – Pubblicato in: Food & Wine – Tags: , , , , , , , , , ,

Created with Microsoft Fresh Paint

Il disegno qua sopra è frutto delle mie dita.

Una ciofeca mai vista, ma se sei a un workshop di cucina con Hiro non puoi esimerti, e vi dirò la verità, c’ho provato (a esimermi) ma avevo troppi occhi puntati addosso e mi sono appellata alla putenza cosmica di Zelda con ogni tipo di  touch pad.

La ciofeca di cui sopra è la mia personale interpretazione dei piatti che poi siamo andati a cucinare -senza fuoco, quindi sarebbe più corretto dire “preparare”- armati di coltellacci, taglieri e tutto l’arsenale cuciniero necessario all’uopo. Ora, con questo evento #beHiro sono partita con il piede sbagliato: punto primo sapevo che con Fresh Paint avrei fatto figure, in secondo luogo sette secondi prima di uscire di casa e partire verso “Congusto” ridente luogo di corsi di cucina e affini, mi sono resa conto che Hiro non cuoce e io il pesce crudo lo mangio a fatica, molta fatica.

Insomma avevo paurissima, e invece…invece la squadra Rossa ha spaccato! Guardate, prima di raccontarvi con un minimo di filo logico vi presento lo chef e i miei compagni Sybelle aka Arianna e Niccolò Vecchia. Due miti incontrastati, con i quali abbiamo sapientemente affettato, salato, amalgamato, decorato etc… Me fiera.

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Per farla breve ho imparato a fare due ricette buonissime seguendo i consigli di Chef Hiro, gli ospiti erano Asus, Il Gambero Rosso e Windows, l’oggetto il “covertibile” Trasformer book di Asus con il quale, per altro sto componendo questo post.

Grazie allo schermo touch ho potuto disegnare la ciofeca, ma sono stata anche brava a fare il super selfie di gruppo! E sono stata brava ad affettare il finocchio fine,fine,fine come richiedeva lo chef e Arianna ha immortalato questo momento magico, reggendo con le dita prensili il suo device, un’azione che non le sarebbe stata possibile se avesse affettato lei (almeno così disse)

affettamento

Nel complesso si è combattuto con gente seria, tipo Ilaria Mazzarotta e Elisabetta Ferrari, nomi sacri del foodblogging , non ha vinto nessuno – hanno vinto tutti in realtà-  e noi ci siamo gustati una zuppa fredda totalmente vegetale di una bontà estrema e il mitico filetto in crosta d’oro.

Vi parranno ricette complicate e invece in un’oretta ve le portate a casa tutte e due. Magari aggiustando alcuni ingredienti e disegnando in testa il sapore o l’equilibrio che vorreste raggiungere, ecco perchè Hiro disegna, concretizza i sapori e poi li realizza.

zuppa

maialino

Dire che mi sono divertita è poco e vi divertirete anche voi a cucinare senza fornelli, Hiro m’ha stappato i chakra del frullatore sebbene sia stato in grado di gettare tra gli astanti un panico da lavaggio del guscio dell’uovo che non avete idea.

Finisco (finalmente) pubblicandovi le ricette e ringraziando Sybelle e Niccolò Vecchi per le foto rubate in questo post e la compagnia.